... un po' di storia, mia e dell'aeromodellismo in quel di Torino...
Correva (l'ormai lontano) anno 1980 quando all'età di 11 anni il mio papà mi fece conoscere un'anziano aeromodellista di Grugliasco specializzato in libratori e modelli ad elastico.
La voglia di costruire "qualcosa che volasse" mi prese sin da subito (per la verità montavo aerei statici dall'età di 5 anni...): andammo da Amati a Torino e facemmo il grande acquisto. Il RADAR dell'Aviomodelli, una radio ROSSI JR 4 canali e un Supertigre da 3,5cc.
Il caso volle che un caro amico dei miei genitori, il buon Piero Pacchiardi, fosse un aeromodellista di lungo corso: fu lui che mi insegnò a volare con il doppio comando e fu sempre lui che negli anni successivi mi fece conoscere tanti amici di allora (e di ora) e mi portò alle prime manifestazioni a "farmi le ossa".
Al RADAR poi cambiai l'ala con quella del VICTOR (con alettoni) e così sperimentai la prima acrobazia.
Erano gli anni 1984-1985, si volava "all'Aeronautica" sulla bellissima pista a croce in asfalto che c'era nell'angolo sud-ovest dell'Aerolub Torino; si facevano le garette di "limbo" d'estate all'imbrunire e con il cielo già buio; erano gli anni in cui Gianmaria Aghem e soci stabiliavano con i voli in pattuglia dei loro Saggitario Pulso verniciati come la P.A.N.
Nel frattempo il sottoscritto migliorava sempre più l'abilità dei suoi "pollici" però non arrivando mai ai livelli dei miei piloti di riferimento di allora (Marco Rossaro, Roberto Pavese ed altri) perchè oltre a pilotare mi è sempre piaciuto moltissimo costruire, innamorandomi di volta in volta della riproduzione di turno e, così facendo, non avendo il tempo di esercitarmi abbastanza con l'acrobazia avanzata.
...continua...